- Aprile 18, 2025
- Web Editorial Board
- Guida alla Salute
Cos’è l’iperplasia prostatica benigna? Quando richiede un trattamento?
L’iperplasia prostatica benigna (IPB) è un problema di salute comune tra gli uomini anziani. Colpisce circa il 50% degli uomini oltre i 50 anni di età. Questa condizione si verifica quando la ghiandola prostatica si ingrossa e inizia a comprimere l’uretra. Sebbene questa crescita non sia di natura cancerosa, può influire significativamente sulla qualità della vita.
Quali sono i sintomi?
I sintomi più comuni dell’iperplasia prostatica benigna includono:
- Minzione frequente
- Svegliarsi di notte per urinare (nicturia)
- Difficoltà ad iniziare la minzione o flusso intermittente
- Sensazione di svuotamento incompleto della vescica
- Flusso urinario debole
- Urgenza improvvisa di urinare
Con il progredire dei sintomi, la qualità della vita può diminuire e si possono verificare problemi alla vescica o infezioni del tratto urinario.
Quali sono le cause?
La causa esatta dell’ingrossamento prostatico non è nota, ma si ritiene che l’età e i cambiamenti ormonali abbiano un ruolo. In particolare, le variazioni nei livelli di testosterone e diidrotestosterone (DHT) possono portare alla moltiplicazione delle cellule prostatiche.
Quali sono le opzioni di trattamento?
Il piano di trattamento viene determinato in base all’età del paziente, alla gravità dei sintomi e allo stato di salute generale. I principali metodi terapeutici sono i seguenti:
1. Monitoraggio e cambiamenti dello stile di vita
Nei casi con sintomi lievi, possono essere sufficienti semplici raccomandazioni come il monitoraggio e la regolazione dell’assunzione di liquidi.
2. Trattamento farmacologico
- Alfabloccanti: Riducono i disturbi rilassando il tratto urinario.
- Inibitori della 5-alfa reduttasi: Aiutano a ridurre il volume della prostata.
3. Trattamenti chirurgici
Quando i sintomi sono gravi e i farmaci non forniscono benefici sufficienti, si ricorre a metodi chirurgici. Attualmente, uno dei metodi più efficaci e confortevoli è l’intervento HoLEP.
HoLEP (Enucleazione prostatica con laser ad olmio)
È una tecnologia laser avanzata utilizzata nel trattamento chirurgico dell’iperplasia prostatica benigna. Offre risultati eccellenti, soprattutto nei casi di prostata molto voluminosa. I vantaggi dell’HoLEP includono:
- Basso rischio di sanguinamento.
- Minore dolore e recupero più rapido rispetto alla chirurgia tradizionale.
- Alta percentuale di successo a lungo termine.
- I tessuti prostatici voluminosi possono essere rimossi in un’unica seduta.
- Rischio di recidiva molto basso.
TURP (Resezione transuretrale della prostata)
Il tessuto prostatico viene tagliato e rimosso utilizzando corrente elettrica attraverso l’uretra. È efficace nelle prostate di dimensioni medie ed è il metodo classico utilizzato da più tempo.
Prostatectomia aperta
In caso di prostate molto voluminose o presenza di calcoli vescicali associati, la prostata viene rimossa completamente tramite un’incisione nell’addome. È oggi meno utilizzata, ma può essere l’opzione più indicata per alcuni pazienti.
Laser GreenLight (Vaporizzazione laser)
Il tessuto prostatico viene vaporizzato mediante un laser ad alta energia. È particolarmente vantaggioso per i pazienti in terapia anticoagulante grazie al basso rischio di sanguinamento, ma può risultare limitato nelle prostate molto grandi.
Rezum (terapia a vapore acqueo)
I tessuti prostatici vengono distrutti mediante l’erogazione controllata di vapore caldo. È un metodo minimamente invasivo, particolarmente indicato per pazienti con sintomi lievi-moderati che non desiderano assumere farmaci.
Sistema UroLift
Il canale urinario viene ampliato mediante piccoli impianti che tirano e fissano i lobi prostatici lateralmente. Non richiede incisioni chirurgiche ed è vantaggioso per il mantenimento della funzione sessuale, ma non è adatto a prostate di grandi dimensioni.
Domande Frequenti sull’Iperplasia Prostatica Benigna (IPB)
- L’IPB è un tumore?
No, l’iperplasia prostatica benigna non è un tumore. - L’IPB può regredire spontaneamente?
No. I sintomi tendono a peggiorare nel tempo, quindi è necessario monitoraggio. - L’intervento HoLEP è pericoloso?
Se eseguito da medici esperti in centri specializzati, è una procedura sicura. - La prostata può ricrescere dopo l’intervento HoLEP?
Il tasso di recidiva dopo l’HoLEP è molto basso. - Qual è meglio: HoLEP o TURP?
L’HoLEP è generalmente più efficace e comporta meno sanguinamento, soprattutto nei casi di prostata voluminosa. - Quanto dura il ricovero dopo l’intervento HoLEP?
Generalmente 1–2 giorni. - Quanto dura l’intervento con il laser alla prostata?
Dipende dalla dimensione della prostata: può durare tra i 45 minuti e le 2 ore. - Quando è necessario l’intervento chirurgico?
L’intervento è indicato in casi come ritenzione urinaria, infezioni frequenti o presenza di calcoli alla vescica. - L’intervento HoLEP è disponibile negli ospedali pubblici?
L’HoLEP viene eseguito in alcuni ospedali pubblici universitari o di ricerca, ma è più comune nelle strutture private.
10. Come influisce l’intervento alla prostata sulla funzione sessuale?
In generale, gli interventi per IPB hanno un impatto minimo sulla funzione erettile, e la maggior parte dei pazienti mantiene la capacità di avere erezioni. Tuttavia, possono verificarsi cambiamenti nell’eiaculazione (eiaculazione retrograda), che non influenzano la sensazione dell’orgasmo. Nelle tecniche più recenti e minimamente invasive, sia l’erezione che l’eiaculazione sono in gran parte preservate.
Fonti:
- Mayo Clinic
- Cleveland Clinic
- Istituto Nazionale sull’Invecchiamento (National Institute on Aging)
- Associazione Europea di Urologia (European Association of Urology)
- Associazione Americana di Urologia (American Urological Association)
- Johns Hopkins Medicine
- NHS Regno Unito
- Fondazione per la Cura Urologica (Urology Care Foundation)
- MedlinePlus
- Istituti Nazionali della Salute (National Institutes of Health)
- Harvard Health Publishing
- UpToDate
- PubMed
- WebMD
- Linee guida EAU 2024